Arcade Fire, nuovi particolari su Reflektor

Nel primo assaggio dell’intervista al frontman Win Butler circolato ieri su BBC Radio 1, erano venuti fuori i primi particolari su Reflektor, il nuovo album degli Arcade Fire, in arrivo il 29 ottobre. Ora che la chiacchierata è stata trasmessa integralmente nella trasmissione di Zane Lowe, sono emersi altri spunti interessanti.

Butler aveva spiegato come Reflektor è un doppio, composto da svariate canzoni sopra i 7 minuti, e che la produzione di James Murphy sarà una sorpresa per gli ascoltatori. Ora viene fuori che il nuovo singolo, intitolato anch’esso Reflektor, è stato ispirato dal viaggio della band ad Haiti due anni fa, dopo l’uscita di The suburbs. Gli Arcade Fire avevano uno show in programma, e la sfida, ha detto Butler, era cercade di capire come suonare davanti a un pubblico che «non aveva mai sentito i Beatles prima». La risposta, ovviamente, era puntare sul ritmo.

Nel nuovo LP, tra i credits, ci sono anche dei suonatori di conga haitiani, che, una volta in studio a Montreal, hanno aiutato a sviluppare i ritmi voodoo che sottostanno a tutto Reflektor, e hanno ispirato il drumming di Jeremy Gara. «Jeremy non ha mai suonato la batteria meglio di così», ha detto Butler. «È una cosa davvero magica. I goove sono molto profondi. I beat di conga sono un linguaggio, ad Haiti. È il modo di comunicare della gente».

Insomma, secondo il frontman della band, il nuovo album è «un mash up tra lo Studio 54 e il voodoo di Haiti». «Per me – ha spiegato Butler -, la gioia di fare musica nel 2013 sta nel fatto che ti è consentito amare al tempo stesso i Sex Pistols e gli Abba, e questo è un bene. È come un’esplosione, tutto quello che è buono sale in alto, e vogliamo fare della musica che rispetti questo principio». E ancora: «Siamo ad un punto delle nostre vite e delle nostre carriere in cui siamo molto esperti. Riguardo alla musica, stiamo facendo cose che non abbiamo mai fatto prima. È davvero un momento felice».

Qui sotto, potete guardare il video di Reflektor realizzato da Anton Corbjin. Il brano si avvale anche di un featuring vocale di David Bowie. Altrimenti, a questo link trovate uno splendido video interattivo.

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