Vittorio De Sica – Miracolo a Milano

«C’era una volta…»: inizia così uno dei classici assoluti della storia del cinema, Miracolo a Milano, di Vittorio De Sica (1951), storia intrisa di riscatto, di amore, di rivolta e di poesia, in bilico tra realtà e magia.

Protagonista è Totò (Francesco Golisano), che la vecchia Lolotta (Emma Gramatica) trova sotto una pianta di cavolfiore. Uscito dall’orfanotrofio, dove era stato rinchiuso dopo la morte della donna, il ragazzo capita in una comunità di senzatetto, accampati in una baraccopoli alla periferia di Milano. Con il suo sorriso e la sua bontà, Totò conquista Edvige (Brunella Bovo) e quel popolo di barboni che vive e soffre tra la disperazione, la fame e i sogni. Non appena il sottosuolo della baraccopoli si rivela ricco di petrolio, però, l’industriale Mobbi acquista il lotto e si prodiga per cacciarne gli occupanti, con l’aiuto delle forze dell’ordine. Diventato paladino dei clochard, Totò, con l’aiuto di una colomba bianca (regalatagli dallo spirito di Lolotta), riesce a trasformare i desideri dei poveri in realtà. Nella piazza del Duomo di Milano, il protagonista e gli altri senzatetto si impadroniscono delle scope dei netturbini e volano via nel cielo, in una scena ripresa poi anche da Spielberg nel suo E.T. (1982): la meta del viaggio è quel paese “fantastico” sempre agognato, un luogo in cui «buongiorno vuol dire veramente buongiorno».

Ispirato al romanzo Totò il buono (1943) di Cesare Zavattini, Miracolo a Milano sancisce la preziosa collaborazione tra due dei massimi talenti del cinema italiano, sodalizio sostanziatosi anche in Sciuscià (1946), Ladri di biciclette (1948) e Umberto D. (1952), tutti film-manifesto della poetica neorealista. Gran Prix della giuria al Festival di Cannes del 1951, Miracolo a Milano intreccia realtà e immaginazione in una rappresentazione dalla forte valenza allegorica. Come in un quadro di Chagall e con straordinaria forza, De Sica ci regala un sogno, rifuggendo ogni tono banale e colorando il cielo di semplicità e ottimismo. «Ci basta una capanna per vivere e dormir / Mi basta un po’ di terra per vivere e morir / Chiediamo un paio di scarpe ed anche un po’ di pan / A queste condizioni crederemo nel doman», cantano i protagonisti. Miracolo a Milano è un inno alla felicità contro ogni debolezza, un capolavoro italiano “surrealista”, che ci fa sorridere, sperare ed innamorare della vita.

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