Oliver Stone – JFK. Un caso ancora aperto

Sulla morte di John F. Kennedy, avvenuta a Dallas il 22 novembre 1963, esistono ancora molti punti oscuri. Ci sono sostanzialmente due versioni: quella raggiunta dalla Commissione Warren (presieduta da Earl Warren, da cui prende il nome) e la teoria del complotto.

Dopo numerosi interrogatori e dieci mesi di indagini, Warren consegnò nelle mani del neo presidente Johnson un corposo plico di 888 pagine, le cui conclusioni indicavano in Lee Harvey Oswald l’unico responsabile dell’omicidio di Kennedy. Due mesi dopo venne aggiunta al rapporto un’appendice di diversi volumi, in cui erano raccolte le varie testimonianze, i reperti, tutto ciò che aveva portato alla risoluzione del caso. I risultati raggiunti furono criticati da più parti. Uno dei sostenitori della teoria del complotto fu il procuratore Jim Garrison, che ispirò a Oliver Stone il suo film del 1991, JFK – Un caso ancora aperto. Il soggetto della pellicola si basa sulla documentazione raccolta dallo stesso Garrison e dal giornalista Jim Marrs (da sempre scettici rispetto al lavoro della Commissione), i quali conclusero che l’omicidio di Kennedy fu pianificato dai vertici di FBI e CIA, insieme alla mafia americana. Alla fine degli anni Ottanta, un sondaggio dimostrò che anche il 73% degli americani era convinto che dietro alla morte del Presidente ci fosse un complotto: egli sarebbe stato eliminato poiché favorevole al ritiro degli Stati Uniti dal conflitto in Vietnam, che alle industrie belliche comportava dei profitti non indifferenti.

Al film di Stone presero parte gli attori più famosi degli anni Novanta: da Kevin Costner (nel 1991 vincitore dell’Oscar come miglior regista per Balla coi lupi, e protagonista, oltre che di JFK, anche di Robin Hood: principe dei ladri) a Sissy Spacek, Gary Oldman, Tommy Lee Jones, Joe Pesci, Jack Lemmon, Kevin Bacon, Edward Asner, Donald Sutherland,Vincent D’Onofrio e nei panni del giudice Warren lo stesso Garrison (deceduto l’anno successivo, nel 1992). Un superbo cast per un film-documentario di grande impatto a livello culturale e di approfondimento, sulla figura di un uomo che mise in discussione quanto asserito dall’ordine costituito, rinviando a giudizio l’imprenditore Clay Shaw (poi assolto), con l’accusa di aver preso parte alla cospirazione che portò all’omicidio di Kennedy.

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