Irma, nemmeno vent’anni vive sola nel deserto del Messico: suo padre l’ha relegata in un casolare ai margini della comunità mennonita. Ha sposato un messicano, che scandalo, ma suo padre ce l’ha con lei già da prima, da quando ha cominciato a crescere e pensare.
Irma è spaesata, confusa. Ha sposato Jorge per fuggire con lui, e Jorge è fuggito da lei.
Poi un giorno si alzano nuvole di polvere, sfrecciano pick-up sconosciuti: arriva una troupe del cinema e la realtà diventa un set. Ciascuno di colpo ha un ruolo preciso, anche Irma, che viene assoldata come interprete.
Nel buio della stanza piccina di un bed and breakfast a Città del Messico, Irma vuota finalmente il suo cuore e crea lo spazio per sentirsi pronta alla vita.
Mi chiamo Irma Voth, il nuovo romanzo di Miriam Toews, rivelazione della narrativa canadese degli ultimi anni, è edito da Marcos y Marcos. In libreria dal 6 settembre.