Diego Zandel – Essere Bob Lang

In questo romanzo di Diego Zandel (pubblicato da Hacca), ciò che attira maggiormente, e che sembra essere il punto vincente del libro, è la struttura davvero particolare, che si snoda in due storie ben distinte ma che camminano parallelamente, fino ad incontrarsi nel finale. Da un lato seguiamo le avventure dell’eroe Bob Lang, un giornalista d’assalto che si trova immerso in uno scenario thriller in cui si intrecciano servizi segreti, mafia russa e personaggi davvero singolari, tutti a caccia di un vecchio reperto bizantino per il quale si scatena una guerra personale che ci porta tra Roma, Cipro, la Grecia e il Medio Oriente – il tutto addolcito dalla presenza di un’affascinante donna che non può mai mancare in questo genere letterario. Dall’altro lato troviamo invece Marco, il vero protagonista del romanzo, impiegato di banca, sposato con Susy e padre di un bambino, Ernesto (in onore di Hemingway).

Marco è scontento della routine familiare, imprigionato nella Roma di oggi trova sfogo nelle sue fantasie e nei suoi sogni di diventare scrittore. Scopriamo così che il romanzo che Marco sta scrivendo è proprio la storia di cui Bob Lang è il protagonista, e le persone che circondano l’impiegato nella vita reale (dai colleghi all’avvenente vicina di casa) finiscono per essere anch’essi personaggi della storia, stilizzati ed esagerati nelle loro caratteristiche. Zandel racconta così, in un unico libro, due romanzi diversi: le avventure dell’eroe Bob Lang, e la quotidianità sognatrice di Marco, che prenderà però nel finale dei risvolti inaspettati. Il lettore è immerso in questo flusso narrativo che porta le due storie ad incontrarsi e fondersi, seguendo passo dopo passo il “dietro le quinte” di un romanzo: attraverso Marco scorgiamo, infatti, le fasi della nascita di un thriller, che prenderà forma grazie anche ai consigli di un anziano scrittore di successo, Sebastiano Monti, il quale finirà nelle avventure di Bob Lang sotto altro nome.

Due cose meritano di essere sottolineate. Una massiccia presenza di richiami alla letteratura all’interno del romanzo (su tutte spiccano le citazioni da Il falcone maltese di Dashiell Hammett), quasi a segnare le linee guida e le basi metodologiche nella stesura dello stesso, e alcune bellissime pagine che Zandel, attraverso le parole dello scrittore Sebastiano Monti, dedica alla situazione editoriale italiana al giorno d’oggi.

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.