Nikolai Prestia e il suo Dasvidania

Nel corso del 2021 la casa editrice Marsilio ha portato in libreria Dasvidania, scritto da Nikolai Prestia. Il volume è uscito nella collana Romanzi di Marsilio.

Con Dasvidania, Nikolai Prestia racconta come anche da bambini si possano amare tutte le memorie, non solo quelle felici. Nikolai Prestia nasce nel 1990 a Nizhny Novgorod, in Russia. All’età di otto anni, insieme alla sorella, viene adottato da una coppia italiana che vive in Sicilia. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Siena e attualmente vive a Roma. Questo è il suo primo romanzo.

SCOPRI IL NOSTRO SHOP ONLINE CON TANTI PRODOTTI A TEMA LETTERARIO

Nikolai Prestia – Dasvidania

DasvidaniaKola ha sette anni e, concentratissimo, studia una mela verde sul davanzale di una finestra. Fuori ogni cosa è bianca della neve appena caduta. I tetti della città si scorgono appena. La città dà su un fiume: è il Volga, nel pieno dell’inverno russo. Kola è orfano e vive con la sorella in un istituto. Ha alle spalle una storia di povertà, disagio e scarsa cura, se non abbandono.

Quel bambino, che oggi ha trent’anni e abita in Sicilia, racconta la sua storia. In questo libro, l’istituto, i lunghi corridoi sempre vuoti – tranne quando i bambini e le bambine rientrano dalla scuola –, la famiglia d’origine, la madre giovanissima e senza aiuti, lo zio disperato e violento riprendono sostanza, e volti. Con la precisione di un reportage, Nikolai Prestia racconta la seconda metà degli anni Novanta e l’epoca post-sovietica nel loro aspetto più duro di miseria ed esclusione sociale, violenza domestica, alcolismo e droga. Descrive quegli anni con la disinvoltura di chi ne ha fatto esperienza, e con straordinaria capacità di osservazione. Questo libro però non è un reportage, è un romanzo. È una storia durissima, che sarebbe insostenibile se lo sguardo di Kola non compisse una specie di magia: l’immaginazione.

Solo che l’immaginazione di Kola non crea mondi alternativi, non cerca vie di fuga, ma indaga il potere simbolico, poetico e quasi magico degli oggetti quotidiani: basta una mela verde per rendere nutriente quello che era solo cupo e doloroso, basta un paio di calzoni con le tasche per volare verso il futuro. Kola trova la forza di immaginare molto prima delle parole per esprimerla. E queste pagine in controluce raccontano anche la conquista delle parole. Prima del bambino che guarda, ora del ragazzo che scrive. Una lingua chiara, semplice, accogliente, nella quale si avvertono echi antichi e letterari.

Ne viene fuori un’atmosfera dolce amara, a tratti dickensiana. Dasvidania racconta del male e del dolore, ma anche moltissimo del bene: la zia che tira fuori i bambini dai guai, il direttore dell’istituto che per primo mette in mano un libro al bambino, e quel libro è L’idiota di Dostoevskij, e poi l’infermiera Katiusha – che stringe con lui un patto di speranza –, gli amici dell’orfanotrofio, ognuno con il proprio fardello di rabbia e vitalità, e infine i due maestri che adottano Kola e la sorella portandoli con sé in Sicilia e offrendogli un radicamento da cui potranno guardare avanti, e anche indietro.

L’autore

Nikolai Prestia nasce nel 1990 a Nizhny Novgorod, in Russia. All’età di otto anni, insieme alla sorella, viene adottato da una coppia italiana che vive in Sicilia. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Siena e attualmente vive a Roma. Questo è il suo primo romanzo.

SOSTIENI LA BOTTEGA

La Bottega di Hamlin è un magazine online libero e la cui fruizione è completamente gratuita. Tuttavia se vuoi dimostrare il tuo apprezzamento, incoraggiare la redazione e aiutarla con i costi di gestione (spese per l'hosting e lo sviluppo del sito, acquisto dei libri da recensire ecc.), puoi fare una donazione, anche micro. Grazie