La casa editrice Adelphi ha pubblicato, lo scorso anno, Essere una macchina, bellissimo volume di Mark O’Connell. La traduzione dall’inglese è di Gianni Pannofino.
Essere una macchina è un libro che si forma come un viaggio straordinario, in cui tutto sembra al confine con la realtà, come se fosse allucinato.
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Mark O’Connell – Essere una macchina
«Davanti a voi, su un tavolino di vetro, un volumetto per ingannare l’attesa: è un libro illustrato per bambini intitolato Death Is Wrong; in copertina, un ragazzino punta il dito in segno di rimprovero contro l’eponima livellatrice, incappucciata nella sua tunica, con tanto di falce e teschio ghignante.
Mentre aspettate, vi colpisce il silenzio. Niente trilli di cellulare, niente ronzii di stampante o chiacchiericcio del personale, niente conversazioni di sottofondo come in qualsiasi luogo di lavoro.
Può capitare che per lunghi intervalli il solo rumore sia il gemito sordo degli aerei leggeri che atterrano o decollano allo Scottsdale Municipal Airport, accanto al quale l’edificio in questione, cioè il quartier generale della Alcor Life Extension Foundation, è deliberatamente ubicato ai fini di un’efficiente consegna dei cadaveri freschi ».
L’autore
Mark O’Connell è uno scrittore e giornalista irlandese. Il suo libro di debutto, To Be A Machine è stato pubblicato nel 2017, seguito da Notes From an Apocalypse nel 2020. Ha scritto per pubblicazioni tra cui The New Yorker, The New York Times Magazine, The New York Review of Books e The Guardian.