La necessità degli apocalittici, di Geminello Alvi

Un libro davvero particolare ed originale quello proposto nei mesi scorsi in libreria da Marsilio. Si intitola La necessità degli apocalittici, scritto da Geminello Alvi.

Lontano dalle semplificazioni, con La necessità degli apocalittici l’autore ci consegna l’esito di una ricerca decennale, un percorso legato alle radici dell’Occidente «di cui l’Apocalisse è un incubo disvelatore. Mister Hyde di Stevenson, il Leviatano di Hobbes, Marx o Hitler, i gas o le trincee della guerra mondiale, non sarebbero mai esistiti senza».

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Geminello Alvi – La necessità degli apocalittici

La necessità degli apocalittici«Quella dell’Apocalisse è realtà che sovverte tempo e spazio. Incarna un esperimento travolgente, come l’ebbe nella ricerca di uno spazio non euclideo Pavel Florenskij o anche quel Guido De Giorgio che invertì il tempo».

Da anni studioso del testo più enigmatico delle Scritture, Geminello Alvi lascia che siano gli «apocalittici» e le loro esistenze, ancora prima delle loro idee, a interpretarne gli arcani, su cui – a partire dal mistero del suo autore e della sua lingua – esistono intere biblioteche.

Con un procedere evocativo e musicale, intraprende un potente viaggio nella condizione umana che prende le mosse dal rinascere della gnosi cristiana tra Otto e Novecento, bacino inestimabile di vite dolorose e feconde, a cui Alvi ha sentito l’urgenza di ridare un posto nella storia del pensiero, ancor più oggi, quando «l’economia si vuole ormai teologia, e tutto confonde nella grevità che veste il creato e l’uomo di un utile inutile, ma sociale il più possibile».

Eruditi, santi o spiritualisti, cultori di geometria, mineralogia, ebraico, greco, aramaico, astronomia, retorica, fisiologia, le loro «esistenze sono commento dell’Apocalisse migliore di ogni altro mai scritto». Robert Henry Charles, Henry Barclay Swete, Ernest Bernard Allo, Pierre Teilhard de Chardin, Albert Schweitzer, Urs von Balthasar, Rudolf Steiner, Aurobindo, H.G. Wells, Giacinto Scelsi, John Bright sono solo alcune delle figure interpellate in questa rapsodia di immagini.

L’autore

Geminello Alvi (Ancona, 1955), economista e saggista. Ha lavorato alla Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, è stato consigliere del ministero del Tesoro, di banche e imprese, nonché della Presidenza del Consiglio dei ministri. È stato direttore della rivista «Surplus» per il Gruppo Espresso ed editorialista del «Giornale», «la Repubblica», il «Corriere della Sera». È autore di numerosi libri, tra cui: Le seduzioni economiche di Faust (1989, 2014), Il Secolo Americano (1996), L’anima e l’economia (2005), Una Repubblica fondata sulle rendite (2006), La vanità della spada. Vita e ardimenti dei fratelli Nadi (2008), Uomini del Novecento (2015) ed Eccentrici (2015). Con Marsilio ha pubblicato Il Capitalismo. Verso l’ ideale cinese (2011) e La Confederazione italiana. Diario di vita tripartita (2013).

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