Contro la paura

Contro la paura: un saggio di Pino Arlacchi

Pino Arlacchi ha scritto un saggio che si intitola Contro la paura. Il volume è uscito in libreria nei mesi scorsi per Chiarelettere, e questa è una breve presentazione.

In questo saggio Contro la paura, frutto di anni di studio, capacità di analisi scientifica e tensione etica si fondono e l’autore denuncia la manipolazione delle nostre coscienze orchestrata da governi, mass media e apparati militari. Arlacchi ci dimostra che oggi, invece, abbiamo le condizioni per affrontare e vincere sfide che in passato appartenevano al regno dell’utopia e dei sogni umanitari.

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Pino Arlacchi – Contro la paura

Contro la pauraI media ci hanno convinto di vivere in mezzo al caos, in un mondo dove le forze del male imperversano senza freni e si passa da un’emergenza a un’altra. Il futuro non esiste, schiacciato da un presente miserabile che ci obbliga a vivere in una situazione di costante allarme.

Tutto ciò ci impedisce di prendere coscienza di un fatto basilare e di segno opposto: lo straordinario progresso della pace e della sicurezza, dovuto alle forza della solidarietà e della cooperazione, che ha fatto diminuire massacri, violenza politica e omicidi in quasi ogni angolo del mondo, seguendo un trend plurisecolare di incivilimento.

I dati parlano chiaro. Come documenta Pino Arlacchi, forte della sua straordinaria esperienza internazionale, siamo vittime di un inganno che comporta la creazione di nemici mortali e pericoli esagerati o inesistenti da un lato, e dall’altro l’oscuramento o la minimizzazione di minacce molto gravi come per esempio, l’epidemia di morti da overdose provocata da droghe legali negli Stati Uniti dagli anni Duemila in poi.

 

 

 

L’autore

Pino Arlacchi è una delle massime autorità mondiali in tema di sicurezza umana, ed è noto per i suoi libri, tradotti in molte lingue, e per la sua attività pubblica contro i poteri criminali. Professore ordinario di Sociologia, ex vicesegretario generale e direttore esecutivo del programma antidroga e anticrimine dell’Onu, è stato collaboratore e amico dei giudici Chinnici, Falcone e Borsellino.

Deputato e senatore, parlamentare europeo, è stato tra i maggiori architetti della strategia antimafia italiana negli anni Ottanta e Novanta dello scorso secolo. Ha redatto il progetto esecutivo della Dia, la Direzione investigativa antimafia, e ha fatto parte del comitato internazionale di tre esperti costituito dalla Repubblica popolare cinese per la sicurezza dei Giochi olimpici del 2008.

Il maggior risultato ottenuto da Arlacchi durante il suo mandato alle Nazioni unite è stato l’approvazione da parte dei paesi membri del Trattato mondiale contro la criminalità organizzata transnazionale, il sogno di Giovanni Falcone. È presidente del Forum internazionale di criminologia e diritto penale, un’associazione di studiosi d’eccellenza provenienti da 50 paesi, con sede a Pechino.

Tra i suoi libri: Gli uomini del disonore (Mondadori 1992), Schiavi. Il nuovo traffico di esseri umani (Rizzoli 1999), La mafia imprenditrice. Dalla Calabria al centro dell’inferno (il Saggiatore 2007), L’inganno e la paura. Il mito del caso globale (il Saggiatore 2009), I padroni della finanza mondiale. Lo strapotere che minaccia e i contromovimenti che lo combattono (Chiarelettere 2018).

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