Giorgio Ieranò arriva in libreria con il volume Le parole della nostra storia. Perché il greco ci riguarda. Un libro molto interessante che esce per Marsilio. Ecco un approfondimento.
Una sorta di percorso attraverso la lingua greca, le sue parole ed i legami con il nostro italiano. Questo è il nuovo libro di Giorgio Ieranò.
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Giorgio Ieranò – Le parole della nostra storia
È grazie ai greci che ancora oggi chiamiamo «mistero» ciò che non si può dire, «ateo» chi vive non credendo in Dio e «terapia» il prendersi cura di sé. Ma anche «eros», «psiche», «filosofia», «poesia», «musica», «teatro», «politica», «democrazia», «economia» sono parole che da secoli utilizziamo ogni giorno per esprimere amore, rabbia, o argomentare il nostro dissenso, e lo sono allo stesso modo parole cruciali dalla modernità come «nostalgia» e «utopia».
È infatti al greco antico che ricorriamo quando dobbiamo dare un nome alla realtà che ci circonda. In un percorso a ritroso, grazie alla profonda conoscenza del mito e della cultura ellenica, Giorgio Ieranò accompagna il lettore alla scoperta di questo patrimonio linguistico e letterario di incomparabile ricchezza, e offre gli strumenti per capire come termini di cui talvolta ignoriamo il vero significato abbiano avuto una storia spesso avventurosa, che li ha portati ad assumere valori nel tempo nuovi e rivoluzionari, tracciando così nei secoli la geografia della nostra identità più profonda.
L’autore
Giorgio Ieranò insegna Letteratura greca all’Università di Trento. Saggista e traduttore teatrale, si occupa in particolare di mitologia e di dramma antico. Tra i suoi libri: Arianna. Storia di un mito (2010), La tragedia greca. Origini, storie, rinascite (2010), Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo (2018). Con Sonzogno ha pubblicato la serie di narrazioni mitologiche composta da Olympos (2011), Eroi (2013) e Gli eroi della guerra di Troia (2015) e Demoni, mostri e prodigi (2017). Collabora con La Stampa.