Il castello di Ipanema

Il castello di Ipanema è il nuovo romanzo di Martha Batalha

In libreria per Feltrinelli Editore Martha Batalha, con Il castello di Ipanema. Secondo Il Venerdì di Repubblica, Martha Batalha scrive con leggerezza e ironia. Nella miglior tradizione del realismo magico sudamericano.

Il castello di Ipanema – Martha Batalha

Il castello di IpanemaRio de Janeiro, 1904. Johan Edward Jansson sbarca in Brasile in qualità di nuovo console svedese. Lui e la moglie Brigitta scelgono come domicilio una piccola stazione balneare lontana dal centro, che si affaccia sull’oceano con una lunga spiaggia bianca e immacolata.
Innamorato di quel luogo, Johan decide di far costruire un castello per la sua famiglia, e così ha inizio il mito di quella che diventerà una delle destinazioni turistiche più apprezzate al mondo, sinonimo di bellezza, esotismo ed eccessi: Ipanema.
Poco più di sessant’anni dopo, tutto è cambiato a Rio: le feste leggendarie, la moda, la fortuna dei Jansson e la mentalità delle nuove generazioni.
Da Brigitta, perseguitata da “voci” nella testa, alla ricca e viziata Laura Alvim, che sogna di fare l’attrice, al padre Álvaro, un medico rimasto vittima dei suoi stessi esperimenti scientifici, la parabola della famiglia Jansson e di chi le gravita intorno rispecchia le trasformazioni dell’intero paese: le dinamiche di ascesa sociale, gli ideali femminili e femministi, la reazione al golpe militare, la crisi.
Mescolando figure storiche e personaggi fittizi, Martha Batalha, considerata una delle nuove grandi voci della letteratura latinoamericana, regala al lettore un romanzo intenso e variopinto che parla di pentimenti, memoria e resilienza, e di come le scelte sbagliate di pochi possono colpire le vite di molti.
A Ipanema c’era un castello. O almeno così dicono.

Martha Batalha è nata a Recife nel 1973 ed è cresciuta a Rio de Janiero. Ha lavorato per importanti giornali brasiliani e ha fondato la casa editrice Desiderata. Nel 2008 si è trasferita a New York, dove ha conseguito un master in Publishing alla New York University e ha lavorato in editoria. Dal suo romanzo d’esordio, Eurídice Gusmão che sognava la rivoluzione (Feltrinelli, 2016), in corso di pubblicazione in venti paesi, finalista al premio São Paulo di Letteratura e semifinalista all’Oceanos, è tratto il film vincitore al Festival di Cannes 2019 nella sezione “Un certain regard”, per la regia di Karim Aïnouz. Ancora per Feltrinelli, Il castello di Ipanema (2019). Vive a Santa Monica, in California, con il marito e i due figli.

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