Erri De Luca, richiesti 8 mesi di carcere

Sono stati richiesti otto mesi di carcere per Erri De Luca, accusato di istigazione a delinquere in merito alla questione No Tav.

Alcuni mesi fa lo scrittore aveva affermato: «Se mi condannano per istigazione alla violenza non farò ricorso in appello. Se dovrò farmi la galera per avere espresso una opinione, allora la farò». De Luca, un passato in Lotta Continua, aveva espressamente detto che la Tav andava sabotata e che, in caso, un paio di cesoie sarebbero state utili per tagliare le reti. Le minacce non erano piaciute alla Ltf, la società incaricata di realizzare la tratta Torino-Lione, soprattutto per il momento piuttosto difficile e i movimenti no Tav sempre più sul piede di guerra.

Il pm di Torino, dove si sta svolgendo il processo, ha dichiarato che le affermazioni di De Luca hanno un peso importante, soprattutto sul movimento No Tav. La sentenza definitiva dovrebbe arrivare il prossimo 19 ottobre: nel frattempo, sono numerosi gli artisti e gli esponenti del mondo politico che si sono schierati a favore dell’autore napoletano e, accompagnate dall’hashtag #iostoconerri, sono nate anche nei mesi scorsi numerose iniziative volte ad esprimere solidarietà e vicinanza alla condizione di De Luca.

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