Tradotto in italiano “L’eredità” di Louisa May Alcott

Jo March è il nome di una delle protagoniste di Piccole donne, scritto da Louisa May Alcott nel 1868. Il testo si componeva di due volumi, pubblicati in molti Paesi (tra cui l’Italia) separatamente, coi titoli Piccole donne e Piccole donne crescono. Protagoniste erano quattro sorelle, Jo, appunto, Meg, Beth e Amy e la storia era incentrata sui loro piccoli e grandi problemi quotidiani, le difficoltà legate all’assenza del padre, impegnato nella Guerra di secessione americana, i primi amori, i sogni, le speranze per il futuro.

Menzioniamo Jo March perché questo è anche il nome di una casa editrice umbra che ha proposto la traduzione italiana (la prima) de L’eredità della Alcott, scritto dall’autrice a diciassette anni. La traduzione è a cura di Lorenza Ricci e Valeria Mastroianni, curatrici anche della collana Atlantide.

Il testo è stato ritrovato da due ricercatori dell’Università di Harvard solo qualche anno fa: protagonista del libro è un’orfana di origini italiane di nome Edith Adelon, accolta da una ricca famiglia inglese. All’ANSA, Ricci e Mastroianni hanno spiegato: «Abbiamo fortemente desiderato questa pubblicazione. È l’omaggio alla scrittrice che, più di tutti, da bambine, ci ha insegnato la bellezza della lettura, perché il primo romanzo di cui abbiamo memoria e di cui siamo state follemente innamorate è Piccole donne. La fragile e forte, testarda e buona Jo è stata compagna di infiniti pomeriggi, è stata eroina della nostra fantasia, modello della donna che avremmo voluto essere. Lo è stata, e lo è ancora, tanto che del suo nome abbiamo fatto il nostro vessillo».


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