"L'uomo per bene" per raccontare la banalità del male

Disponibile dallo scorso 11 febbraio in libreria nella collana Real Cinema, L’uomo per bene (dvd + libro) dell’israeliana Vanessa Lapa racconta la storia di Heinrich Himmler, capo dell SS naziste durante la Seconda guerra mondiale.


Responsabile di atroci delitti, Himmler non se ne pentì mai: le sue lettere alla figlia, alla moglie e all’amante sono colme d’affetto, tenerezza, ed è proprio da lì, da quelle epistole, che la Lapa ha costruito il suo film. Lettere che furono ritrovate dai soldati americani quando il 6 maggio del ’45 entrarono nell’abitazione di Himmler a Gmund e che, insieme a materiale d’archivio, ricostruiscono nella pellicola il ritratto di un altro uomo, fragile, frustrato, di dubbio talento, che solo accanto ad Hitler riuscì a trovare un proprio posto nella società.

«Nella vita, un uomo deve essere per bene, coraggioso e di buon cuore» scrisse Himmler alla figlia. Ed è proprio su quel “per bene” che riflette il film, su un uomo che per bene non è stato, ma solo un altro, terribile rappresentante della banalità del male. 

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