Woody Allen – Magic in the moonlight

A distanza di un anno circa dall’acclamato da critica e pubblico Blue Jasmine, Woody Allen si ripropone al pubblico con un nuovo film, Magic in the moonlight. Protagonista è il premio Oscar Colin Firth, nel ruolo del prestigiatore Stanley, noto al pubblico con il nome cinese di Wei Ling Soo. Un giorno un suo caro amico, Howard (Simon McBurney), gli chiede di smascherare una ragazza sensitiva, grazie alla sua nota esperienza di illusionista. Stanley accetta e, suo malgrado, finisce per affezionarsi a Sophie (Emma Stone). La giovane medium dimostra capacità inspiegabili ed un intuito fuori dal comune: fa assaporare a Stanley un lato della vita che lui sembrava aver dimenticato dopo un passato amoroso difficile. I due si innamorano, ma Woody Allen ci riserba come al solito una sorpresa finale, un ribaltamento e un trucco nel trucco, in cui la “magia al chiaro di luna” si manifesta finalmente al pubblico nella sua vera forma, e non in quella da prestigiatore.

 

 

Cosa ci ha regalato questa volta Allen? Terminata la visione, lo spettatore rischia di uscire dalla sala senza alcun ricordo della pellicola. Non si tratta di certo del suo peggior film, ma chi ama il regista americano in Magic In The Moonlight troverà le battute, le ambientazioni, le trame e gli intrecci psicologici soliti, ma completamente devitalizzati. Si ha quasi la sensazione che la pellicola sia stata girata da un allievo e firmata dal maestro, come certi pittori del Rinascimento.

 

Non si può dire che Magic in the moonlinght sia un brutto film, ma l’amarezza rimane: da qualcuno che ha regalato emozioni fortissime ci si aspetta sempre capolavori. Nonostante il passo falso, ci piace credere che il grande regista americano sia ancora lontano dall’esaurire l’ispirazione, soprattutto considerando che alcuni dei suoi buoni capitoli non risalgono a molto tempo fa (con l’esclusione di To Rome with love). Da Magic in the moonlight non doveve perciò aspettarvi un divertimento stupido o grossolano, ma un esercizio privo di reale ispirazione.

 

 

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