Rosewater è una pellicola che farà parlare di sè in futuro, ne siamo certi. Partiamo con il dire che si tratta di un thriller politico diretto da Jon Stewart, conduttore televisivo, comico e attore statunitense. È lui alla conduzione di The daily show, programma satirico contro le manipolazioni della politica, attuate tramite i media ufficiali. Rosewater non poteva esimersi dal trattare tematiche analoghe: la storia è incentrata su fatti realmente accaduti al giornalista iraniano-canadese Maziar Bahari, interpretato da Gael García Bernal.
Da sinistra, Kim Bodnia e Gael García Bernal
Il film è tratto da un libro di memorie di Bahari, Then they came for me, in cui il giornalista ripercorre i 100 giorni in cui fu imprigionato e torturato in Iran, in seguito a dei servizi da lui realizzati durante gli scontri che avvennero dopo le elezioni presidenziali nel 2009. Bahari, accusato di essere una spia, venne più volte interrogato, ma sempre bendato e impossibilitato a riconoscere il suo carceriere: l’unica caratteristica nota di quest’ultimo era il suo profumo di acqua di rose (e da qui il titolo del film, con l’attore Kim Bodnia – già visto in Pusher di Nicolas Winding Refn – nel ruolo di Rosewater). Una volta rilasciato, Bahari è stato ospite proprio al The daily show, diventando amico del conduttore e decidendo di realizzare con lui la trasposizione.
La pellicola è stata girata in Giordania tra giugno e agosto 2013. La sceneggiatura è ad opera dello stesso Stewart, supportato da J.J. Abrams. Applaudito al Telluride Film Festival, il film è approdato al Toronto International Film Festival, nella sezione Special Presentations, dove ha registrato l’ennesimo successo. Il lungometraggio uscirà negli Stati Uniti il 7 novembre. Di seguito, il trailer (sotto, direttamente da Twitter, un’immagine della standing ovation del pubblico dopo la proiezione al Tiff):
A standing ovation for #RosewaterMovie at #tiff14 — 1,700 people on their feet! pic.twitter.com/ypqD0wkaQx
— ROSEWATER (@RoseWaterMovie) 9 Settembre 2014