Non è un mistero che Mel Gibson e Alec Baldwin siano stati protagonisti in passato di dichiarazioni contro ebrei, il primo, ed omosessuali, il secondo. In seguito, erano stati perseguitati dalla stampa americana e le loro carriere avevano subito delle ripercussioni negative.
A difesa dei colleghi arriva oggi Gary Oldman, che, in un’intervista su Playboy, ha definito il politicamente corretto “una porcata”, affermando che Gibson ha detto delle cose fuori luogo sotto l’effetto dell’alcol («Mel Gibson vive in una città in mano agli ebrei e ha detto la cosa sbagliata, ha sputato nel piatto in cui mangia. Adesso è un reietto, un lebbroso»).
Ma Oldman non ha risparmiato nemmeno i conduttori di programmi satirici Bill Maher e Jon Stewart: «Bill Maher potrebbe chiamare uno ‘frocio’ e cavarsela. Quest’anno ha detto a Seth MacFarlane: “Pensavo che avresti condotto gli Oscar di nuovo e invece hanno preso una lesbica”. È meno offensivo di Alec Baldwin che chiama uno ‘frocio’ per la strada? Non capisco, ha concluso Oldman» facendo intendere che c’è chi, con la satira, può permettersi di dire quello che vuole.
E conclude con una frecciatina relativa ai recenti Oscar: «Agli Oscar se non votavi per 12 anni schiavo eri considerato razzista. Bisogna sempre stare molto attenti a quello che si dice. Io ho certamente punti di vista e opinioni particolari che non sono condivisi molto in questa città, ma non sono decisamente un fascista o un razzista».