Bif&st, Sorrentino: «La grande bellezza è un film ottimista»

Paolo Sorrentino è stato ospite al Bif&st a Bari, dove ha tenuto una lezione di cinema e ha avuto modo di parlare del suo La grande bellezza, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero all’ultima edizione della prestigiosa rassegna hollywoodiana.

«Cosa volevo dire ne La grande bellezza? Raccontare tutto quello che c’è. Non solo Roma, ma tutti gli stati d’animo possibili. Tutte le possibili forme di disperazione degli esseri umani. Questo è stato il mio tentativo malsano» ha detto alla platea di ascoltatori.

In questa occasione, Sorrentino ha dovuto, ancora una volta, difendere la sua opera da chi la etichettava come pessimista. Tutt’altro, ha detto il regista, la stessa scena finale suggerisce un epilogo positivo per il suo Jep Gambardella, ovvero la possibilità di recuperare la “grande bellezza” perduta in anni di festini e chiacchiere sul nulla.

Qualcuno ha avuto anche da obbiettare che nel film manca una rappresentazione della Roma turistica e un po’ caotica che noi italiani conosciamo bene, ma Sorrentino ha replicato: «Un film non è il catalogo onnicomprensivo di una città. Si racconta una cosa specifica. Un film non deve essere una rappresentazione veritiera della realtà. L’importante è che abbia una sua verosimiglianza interna. Questo tipo di critiche sono il riflesso di un’ignoranza. Solo in Italia non ci si è messi d’accordo sul film».

Ricordiamo che, sempre in occasione del Bif&st, Sorrentino è stato premiato con il Fellini Platinum Award per l’eccellenza cinematografica.

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