Prima del 2015, non ascolteremo il nuovo album degli U2 – e ovviamente non li rivedremo in tour. La doccia gelata per i fan della band irlandese arriva da Billboard, che riporta indiscrezioni di «fonti multiple» (data la reputazione del sito, decisamente attendibili) che parlano di un rinvio del disco della formazione capitanata da Bono.
Il motivo è che gli U2 vogliono continuare a lavorare sull’album: sempre Billboard, infatti, riporta che Bono & co., dopo essere stati in studio, a New York, sotto la guida di Danger Mouse (che rimarrà comunque il produttore principale dell’LP), hanno fissato delle session ulteriori con i colleghi Ryan Tedder e Paul Epworth, gli artefici del successo del primo disco di Adele, e Flood.
«Sembra che invecchino e più ci mettono tempo a finire i dischi, ma la cosa bella degli U2 è che l’intero album è sempre migliore della somma delle parti», ha riferito a Billboard una fonte vicina al progetto. «Quella magia che la band sembra sempre catturare… stavolta deve ancora catturarla».
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Insomma, toccherà aspettare: del resto, negli scorsi mesi l’uscita del disco aveva già subito un primo slittamento (da marzo all’estate). Probabilmente, oltre al perfezionismo degli U2, sulla decisione di prolungare i lavori hanno inciso le insicurezze di Bono, espresse anche in un’intervista recente, e le scarse vendite di Ordinary love, la canzone presente nella colonna sonora di Mandela: long walk to freedom: malgrado la candidatura agli Oscar, solo 115mila copie e un piazzamento alla 99esima posizione della Billboard Hot 100. Deludente anche l’altro brano pubblicato, Invisible, il primo vero assaggio del nuovo disco: all’infuori dei 3 milioni di download per beneficienza (che non possono essere conteggiati da Billboard), dal momento del suo arrivo nelle radio, il pezzo ha raggiunto quota 64mila copie vendute, e la 28esima posizione nella Alternative airplay chart.