Premi Oscar abbastanza scontati, dopotutto. Alla fine, nessuna sorpresa per i vincitori (eccovi la lista completa), nemmeno per Paolo Sorrentino (poi, zitti fino all’ultimo per non portare proprio sfiga!), il cui La grande bellezza era effettivamente il super-favorito come miglior film straniero a questa edizione (magari qualche pericolo c’era con il danese Il sospetto).
Nessuna sorpresa nemmeno nella categoria miglior attore, dove a vincere è stato Matthew McConaughey, protagonista di Dallas buyers club, nei panni di Ron Woodroof, texano rozzo, omofobo e razzista, con un passato da tossicodipendente e una vita sregolata, a cui viene diagnosticato l’AIDS a metà anni Ottanta.
Vittoria meritata, anche se molti avrebbero preferito vedere la statuetta in mano a Leonardo DiCaprio, energico Jordan Belfort in The wolf of Wall Street di Martin Scorsese, che racconta la storia di un broker di successo a Wall Street negli anni Novanta, condannato nel ’98 a 22 mesi di carcere per frode e riciclaggio di denaro sporco.
Praticamente nessuna speranza per gli altri tre nominati, i seppur bravi Christian Bale (American hustle), Bruce Dern (Nebraska) e Chiwetel Ejiofor (12 years a slave). In questa edizione a giocarsela erano proprio Mcconaughey e DiCaprio, con il primo sempre un passo avanti nelle scommesse pre-Oscar: comunque, siamo certi che per un attore di talento come DiCaprio l’occasione giusta, in futuro, non tarderà ad arrivare.
E per quanto riguarda la categoria migliore attrice protagonista? Leggete un po’ qua.