Alfred Hitchcock e il documentario sulle atrocità naziste

Si sta avvicinando una data importante: il 27 gennaio, giorno della Memoria, dedicato alle vittime dell’Olocausto e della follia nazista (era il 27 gennaio 1945 quando il campo di Auschwitz venne liberato dalle truppe dell’Armata Rossa). L’orrore di quegli anni è stato oggetto di un documentario di Alfred Hitchcock: un mediometraggio di una cinquantina di minuti, in bianco e nero, Memory of the camps, rimasto finora inedito.

La pellicola fu appositamente messa da parte nel dopoguerra, per favorire il processo di ricostruzione postbellico. Non solo Hitchcock, ma anche altri grandi cineasti come John Huston, Frank Capra e John Ford ripresero le atrocità della Seconda guerra mondiale. Hitchcock utilizzò filmati originali, girati nei campi di sterminio di Auschwitz e Dachau da parte delle truppe inglesi e sovietiche: immagini che sconvolsero lo stesso regista, il quale curò tutte le fasi di regia e di montaggio.

Negli anni Ottanta il filmato venne recuperato da un ricercatore americano e in parte proposto al Festival di Berlino del 1984. Il film è ora oggetto di restauro e verrà trasmesso integralmente quest’anno in occasione di alcuni festival, per giungere, poi, in tv nel 2015, per celebrare i settant’anni dalla fine dell’egemonia nazista in Europa.


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