Grazie all’Emily Dickinson Archive, promosso e finanziato dall’università di Harvard, le opere della famosa scrittrice saranno consultabili online.
Fino a questo momento, infatti, chiunque avesse avuto la necessità o il desiderio di leggere gli scritti dell’autrice, avrebbe dovuto farlo recandosi di persona presso i vari istituti in cui erano conservati. Ricordiamo che, alla sua morte, la Dickinson aveva pubblicato solo una decina di poesie. Il resto della sua produzione era costituito da bozze, scritte nei posti più strani, dalle buste di carta ai volantini pubblicitari.