Che strano chiamarsi Federico, applausi al Lido per il film di Scola su Fellini

È stato presentato oggi alla Mostra del Cinema di Venezia Che strano chiamarsi Federico – Scola racconta Fellini, il film che Ettore Scola ha dedicato al regista de La dolce vita (1960).

La pellicola, scritta da Scola con le figlie Paola e Silvia, mescola fiction e documenti, rievocando l’incontro (nei primi anni ’50) e l’amicizia con il collega, scomparso dieci anni fa. «Tutti mi dite che vi siete commossi, ma non c’è niente da piangere», ha spiegato Scola. «C’è da piangere quando si muore dimenticati ma non è il caso di Federico. Non si è mai pianto per la morte di Leopardi perché non mi risulta che sia morto. Così Fellini. E poi Federico si incazzerebbe da matti».

La pellicola, fuori concorso, è stata proiettata per la stampa, ed ha avuto nel pomeriggio una prima proiezione ufficiale (alla presenza anche del Capo dello Stato Napolitano) cui ne seguirà una seconda stasera. Nel cast di Che strano chiamarsi Federico figurano Antonella Attili, Vittorio Viviani, Sergio Pierattini, Tommaso Lanzotti e Sergio Rubini. Riguardo la partecipazione dell’attore pugliese (che nel 1987, a 24 anni, aveva recitato per Fellini in Intervista), Scola ha dichiarato: «Desideravo fare una cosa con Rubini da quando vidi La stazione [il suo film d’esordio da regista del 1990, n.d.r.] e pensai che era davvero un bravo attore. Ma non ci sono mai riuscito se non in questo album».

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