Vladimir Nabokov – Cose trasparenti

Le prime due pagine di questo breve libro sono di quelle che vorresti continuare a leggere e rileggere ancora un po’ prima di procedere. Nabokov non vuole aspettare per spiegare cosa intende con quel titolo così affascinante. Le cose sono trasparenti perché attraverso loro «balena il passato». Ed ecco allora il consiglio: se si vuole rimanere ancorati al presente e non sprofondare nella storia degli oggetti con cui si ha a che fare, bisogna accarezzarne soltanto la superficie. Il rischio che si corre nel caso contrario viene chiarito dalla storia raccontata nelle pagine successive.

Conosciamo Hugh Person, giovane redattore di una casa editrice americana, mentre cerca di uscire da un taxi davanti all’Hôtel Ascot, durante il suo quarto viaggio in Svizzera. Il confronto tra quei luoghi e le immagini ricordate crea delle intermittenze temporali. Non si tratta però in questo caso di un passato che riemerge ma piuttosto di un presente che scivola al di sotto di esso. I precedenti viaggi in Svizzera di Hugh sono i tre punti focali cui si collegano, direttamente e indirettamente, gli avvenimenti che hanno segnato in maniera indelebile la sua vita: la morte del padre, l’incontro con Armande, la visita a Mr R. (uno degli autori della sua casa editrice), il brutale omicidio della moglie. Procediamo così, attraverso dei profondi salti all’indietro, ricostruendo la storia di chi, visitando luoghi già conosciuti, spera che i fantasmi, da questi celati, possano palesarsi almeno per un ultimo, definitivo contatto.

Cose trasparenti è un piccolo gioiello angosciante. Schiacciata da una percezione straordinaria dell’ordinario, la mente di Person sembra fondere le dimensioni spazio-temporali. La realtà in questo modo non ha più nulla che la differenzi dal sogno. Gli impulsi notturni di Person e la rete diurna di cause ed effetti innescata dalle circostanze gli impediscono di riportare il suo sguardo in superficie.

Nabokov scrive di sonnambulismo, di angoscia onirica e insonnia, riuscendo a rendere la realtà pericolosamente fragile e il sogno tragicamente materiale. Si percepisce la cura e l’attenzione nella scelta di ogni parola, tutto ha un senso perché tutto potenzialmente può determinare il corso degli eventi. E dall’attenzione che verrà concessa o negata ai dettagli che affollano il libro dipende la velocità con cui il lettore scivolerà nel folle stato di esistenza di Person.

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