Burzum chiama a raccolta i suoi fan. Dopo l’arresto dello scorso 16 luglio a Salon-La-Tour, in Francia, con l’accusa di preparare una strage (lui e la moglie, Marie Cachet, sono stati rilasciati due giorni dopo), il musicista ha lanciato attraverso il suo blog una raccolta fondi per far causa alla polizia.
L’accusa è brutalità. Varg Vikernes sottolinea come le forze dell’ordine abbiano «sparato contro la sua porta, traumatizzando i bambini», «sequestrato della chiavette USB e degli hard-disk e confiscato le armi da fuoco e munizioni», regolarmente detenute. Il blocco del conto corrente, poi, impedisce ai coniugi Vikernes di vendere dischi e merchandising, e dunque di sostentarsi economicamente.
Burzum è stato rilasciato senza imputazioni per terrorismo, ma verrà processato a Parigi per «istigazione all’odio razziale» a causa di alcuni post del suo blog. Vikernes, che dal 1994 al 2009 ha scontato in Norvegia una condanna per l’omicidio del frontman dei Mayhem, Øystein Aarseth (aka Euronymous), ha detto di non aver «mai compiuto atti illegali in Francia» e di non avere i mezzi per affrontare la causa legale contro di lui. «La prossima volta potrebbe essere il turno del vostro vicino di casa. O di un vostro amico. O qualcuno di famiglia. O il vostro», ha sottolineato Burzum, chiamando a raccolta i suoi fan.