Una tazza di caffè caffè

Una tazza di caffè caffè, di Maso Biggero

Maso Biggero è l’autore del romanzo storico Una tazza di caffè caffè, che la casa editrice All Around ha portato in libreria in questo periodo. Un intreccio di eventi che sfiorano il delitto di Stato.

Il giornalista e autore Maso Biggero, ambienta nella Roma dei giorni precedenti all’armistizio del 1943 il romanzo storico Una tazza di caffè caffè. Un’opera che cattura la complessità dei tempi e rivela i retroscena di un’Italia in tumulto.

Maso Biggero – Una tazza di caffè caffè

Una tazza di caffè caffèRoma, 7 settembre 1943. Ventiquattrore prima che, dai microfoni dell’Eiar, Badoglio annunciasse l’armistizio, sulla riva destra del Tevere, un sottufficiale di polizia viene rinvenuto cadavere. Suicidio, delitto maturato negli ambienti militari o, addirittura, delitto di Stato?

Un’accurata ricostruzione dell’atmosfera che si viveva a Roma nei giorni dell’armistizio, poco prima che il Re e il suo entourage lasciassero la Capitale, abbandonando mezza Italia a sé stessa, e che le note struggenti di Lili Marleen venissero sfrattate dal ritmo travolgente e catartico del boogie-woogie.

La memoria, lo sguardo, la passione e la lingua di Biggero ci fanno scoprire com’era, davvero, l’Italia di quegli anni. Gli anni inquieti, difficili, drammatici di un Paese in bianco e nero – più nero che bianco, in verità – che sognava di tornare a colorarsi di quelle tonalità che solo la libertà è in grado di regalare.

In Una tazza di caffè caffè, Biggero coglie quel Paese nel momento nel quale sta lasciando il posto al Paese della Settimana Incom: il cinegiornale che, dopo i traumi, le ferite e i lutti della guerra, accompagnava l’Italia verso una faticosa ma dignitosa e rigenerante rinascita.

Un’Italia, questa volta più bianca che nera, alla quale Biggero aggiunge qualche felice tocco di colore – il rosa di sentimenti e amori giovanili, il giallo di thriller e polizieschi, il verde della speranza e della voglia di futuro – ricordando a tutti noi che davvero l’ora più buia è sempre quella che precede una nuova alba.

 

L’autore

«Nell’estate del 1940, a guerra appena iniziata, Rocco, frattanto divenuto sostituto procuratore del Re, venne trasferito nella Capitale e le saltuarie frequentazioni con il vecchio compagno di giochi divennero i settimanali “appuntamenti del caffè caffè”, come li aveva battezzati il magistrato».

Maso Biggero, con la maestria di uno storico e la sensibilità di un narratore, conduce il lettore attraverso le strade caotiche e pericolose di una Roma in preda al cambiamento. L’autore, diciottenne a quei tempi, non solo attinge ai suoi ricordi personali, ma si avvale anche delle testimonianze di protagonisti dell’epoca, incontrati durante la sua lunga carriera giornalistica.

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