Francesca Matteoni e Ciò che il mondo separa

Nel corso del 2021 la casa editrice Marcos y Marcos ha portato in libreria un libro di poesie di Francesca Matteoni. Il volume si intitola Ciò che il mondo separa ed è uscito nella collana Le Ali.

Stava, un giorno, una ragazza in una torre.
La torre si spellava il bosco di dosso,
impediva la vista alla luna.
La torre era d’osso e cemento
e qualcosa come il rimorso.
Nella torre non c’era l’inferno
non c’era l’estate, l’inverno
non c’era l’ingresso o l’uscita
non c’era la morte o la vita
c’era un vago rumore di passi
di stomaci tesi.
E una livida stella sul petto.

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Ciò che il mondo separa – Francesca Matteoni

Francesca MatteoniQuesto libro viene da lontano; mette radici nella raccolta d’esordio, di Francesca Matteoni, Artico del 2005, risale lungo gli anni recuperando alcune poesie già apparse nel 2010 nel Decimo quaderno italiano, e giunge a coronare un lungo, coerente cammino con un affresco poderoso e singolare nella poesia italiana del nostro tempo.

Nel cerchio dei fragili si muove la parola, che porta con sé la coscienza di un trauma originario, se davvero crescere è sempre tradire, cioè allontanarsi da un’unità originaria che la vita spezza e frantuma (Siamo interi quando moriamo / ma viviamo come frammenti), ma insieme la fiducia nel cammino, nel viaggio.

Poesia di metamorfosi e viandanza, di sprofondamento nella simbologia interiore e archetipica ma anche capace di esplorare il grande Nord e il mondo incantato dei miti e delle fiabe; poesia che ora si allarga in narrazione, ora si raggruma in pochi versi verticali, vede il dentro dei corpi / alberi della preistoria, e non dimentica il distacco d’ombra che ci allontana l’uno dall’altro, ma sa abbandonarsi all’esperienza di un amore che non consola e non pacifica: Se l’amore è forza, lo è perché mi spezza / se l’amore è fede, lo è perché mi schiaccia.

La voce di Francesca Matteoni parla un linguaggio personale e sorprendente, formatosi su letture e modelli forse più inglesi che italiani; è una voce mite eppure ferma, che può dire di sé con ragione: Io remo contro la notte, misuro / a onde la separazione. Al sonno / lascio una bussola e un nord, / un oracolo di schegge.
Fabio Pusterla

 

 

L’autrice

Francesca Matteoni è autrice di vari libri di poesia fra cui Artico (Crocetti 2005), Tam Lin e altre poesie (Transeuropa 2010), Acquabuia (Aragno 2014) e del romanzo Tutti gli altri (Tunué 2014). Ha all’attivo pubblicazioni accademiche in italiano e inglese, tra cui: Il famiglio della strega. Sangue e stregoneria nell’Inghilterra moderna (Aras 2014). Insieme ad Azzurra D’Agostino ha curato l’antologia Un ponte gettato sul mare. Un’esperienza di poesia nei centri psichiatrici (Perda Sonadora Imprentas 2016), nata da un lavoro svolto in Sardegna. Le sue ultime pubblicazioni sono il saggio Dal Matto al Mondo. Viaggio poetico nei tarocchi (effequ 2019); il libro di poesia Libro di Hor con immagini di Ginevra Ballati (Vydia 2019) e un saggio sulle piante sacre nel volume La scommessa psichedelica (Quodlibet 2020) a cura di Federico Di Vita. Collabora alle riviste online «L’indiscreto», «Kobo» e «Nazione Indiana», di cui è redattrice, dove scrive di letteratura, ecologia, fiabe, tradizioni magiche.

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