«La platea internazionale vede il mio film e basta, lo giudica per quel che è». Così ha commentato Nanni Moretti i dieci minuti di applausi a Cannes per il suo Mia madre, per i quali si è commosso, insieme al cast e a parte del pubblico. Al festival il regista italiano è profondamente legato, a Cannes è stato in concorso con i suoi film per sette volte (Palma d’oro nel 2001 per La stanza del figlio) e nel 2012 ha anche presieduto la giuria della kermesse.
A Cannes, ha dichiarato Moretti, «non ci sono interferenze come accade in Italia, dove oltre al mio film entra in ballo il mio personaggio pubblico, le mie posizioni politiche, le interviste che rilascio, il tasso di simpatia/antipatia, il calore o la freddezza verso i giornalisti. In Italia ci sono tanti elementi in più quando si vede un mio film, qui è un film e basta». Ha poi continuato: «C’è molto di me in Margherita, anche se ho sempre pensato come protagonista ad una donna, alla stessa Buy mentre scrivevamo. Giovanni invece è il Nanni che vorrei essere. Margherita ha quelle spigolosità, quel nervosismo, quel senso di inadeguatezza, non è accudente, accogliente, brava a tenere insieme tutte le cose, piuttosto fatica, sta sempre da un’altra parte rispetto a dov’è in quel momento, pensando con urgenza ad altro» (fonte ANSA).
Ricordiamo che qualche giorno fa è stato presentato a Cannes anche il film di Matteo Garronte, Il racconto dei racconti, 7 minuti di applausi in sala. Qui trovate la nostra recensione a Mia madre (venduto in oltre trenta Paesi), di seguito, invece, il trailer: