Penélope Cruz e Javier Bardem torneranno a recitare insieme in un biopic su Pablo Escobar. La prima collaborazione cinematografica della coppia fu in Prosciutto, prosciutto di Bigas Luna; nel 2010 è stato il turno di Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen. Nel 2013, poi, è toccato a The counselor di Ridley Scott.
Sul boss della droga è da poco stato realizzato Escobar: Paradise lost, diretto da Andrea Di Stefano e con protagonista Benicio Del Toro. A dirigere Cruz e Bardem nel biopic sarà invece Fernando León de Aranoa, regista de I lunedì al sole: il film sarà tratto da Amando a Pablo, odiando a Escobar, il libro di memorie di Virginia Vallejo. La Vallejo è una giornalista che con Escobar ebbe una relazione: dal 2010 la donna ha ricevuto asilo politico negli Stati Uniti, dopo aver testimoniato sull’episodio dell’assedio al Palazzo di Giustizia nell’85. La carriera criminale di Escobar iniziò nel ’75, con il traffico di cocaina. Fondò e gestì il Cartello di Medellín, un’importante organizzazione di narcotrafficanti, in perenne contrasto con il Cartello di Cali.
Escobar fu noto per aver gestito i suoi traffici con l’intimidazione e la corruzione. Nonostante ciò, la popolazione lo amava, in quanto Escobar si spese a favore dei più poveri, costruendo ospedali, scuole, stadi di calcio, fornendo lavoro e distribuendo denaro. Tutto questo per ottenere fedeltà e copertura da parte della popolazione, che davvero lo aiutò, dimenticando per un momento le stragi di cui Escobar si macchiò. L’uomo fu poi ucciso nel corso di una sparatoria nel ’93: in seguito, il Carello di Medellín si frammentò, a favore del Cartello di Cali che, però, negli anni Novanta subì la stessa sorte, nel momento in cui i suoi capi vennero arrestati o uccisi.