Qualche giorno fa, Quentin Tarantino aveva condiviso pubblicamente la classifica dei suoi film preferiti nel 2013. Nella lista compariva anche The lone ranger, pellicola, per la verità, parecchio criticata e considerata un vero e proprio flop.
Il regista ha così motivato la sua scelta: «I primi 45 minuti sono eccellenti. Ma i 45 minuti successivi sono soporiferi. Non è stata una buona idea dividere i cattivi in due gruppi, ci vogliono delle ore per spiegare tutto e non interessa a nessuno. Poi arriva la scena del treno: incredibile! Quando l’ho vista ho continuato a pensare “Scusate ma questo è il film che tutti dicono faccia schifo? Seriamente?” Detto questo, ho ancora un piccolo problema con quel film. Mi piace la storia del passato di Tonto – l’idea che la sua tribù fosse stata sterminata a causa sua, è una cosa molto fumettistica. Ma la strage della tribù, a fucilate, dalla cavalleria… mi ha lasciato l’amaro in bocca. Gli indiani sono stati veramente vittima di un genocidio, quindi vederli ammazzare in massa in un film di intrattenimento, in stile Buster Keaton, ha rovinato il divertimento per me. L’ho trovato di cattivo gusto».
Detto questo, non poteva mancare l’ennesima battuta su Ben Affleck nei panni di Batman: «Devo ammettere che non ho alcuna opinione a riguardo. Perché? Perché Batman non è un personaggio molto interessante. Per nessun attore. Semplicemente non c’è molto da interpretare. Penso che Michael Keaton abbia fatto la versione migliore, e auguro tanta fortuna a Ben Affleck. Ma sapete chi sarebbe stato un grande Batman? Alec Baldwin negli anni Ottanta».