Alla Mostra del cinema di Venezia, oggi è il turno di Gianni Amelio: il suo L’intrepido è il secondo film italiano in concorso. L’uscita nelle sale è prevista per domani, giovedì 5 settembre.
Il protagonista della pellicola è Antonio Albanese, specialista nel “rimpiazzo”, ossia un uomo che ogni giorno s’inventa un mestiere nuovo, sostituendosi momentaneamente a chi, per diversi motivi, deve assentarsi dal suo posto di lavoro per qualche ora. Il protagonista è, comunque, a suo modo felice, nel costante tentativo di non lasciarsi abbattere dalla crisi e dalla sua condizione di precario.
Amelio ha così commentato il suo film: «Il produttore dice che questo film è come una nuvola: mentre lo guardi cambia forma […]. L’ho scritto di getto, sul corpo e l’anima di un attore che amo molto e con il quale da tempo avevo voglia di lavorare: un soggetto “su misura”, ma non troppo, che mi facesse competere con il suo talento scoprendone qualche lato nuovo, scommettendo su delle sorprese […] L’intrepido è ambientato oggi, in Italia. Ma non per respirare “l’aria del tempo”, piuttosto per trattenere il fiato. Da qui la sua anomalia rispetto ai film che ho fatto finora e la sua fedeltà a certe cose che mi stanno a cuore da sempre. In questo senso si può leggere il titolo, che riporta ai fumetti che divoravo da ragazzino. In quel giornaletto c’erano figure illustrate ma io le credevo reali; si narravano storie fantasiose ma io pensavo che la vita fosse quella. E soprattutto aspettavo di settimana in settimana il seguito dell’avventura, per la necessità di un lieto fine. Proprio come adesso».