Clare Chambers è l’autrice del volume Piccoli piaceri, portato in libreria nel corso del 2021 da Neri Pozza. Il libro è tradotto da Massimo Otello.
Con l’intelligenza emotiva di Maggie O’Farrell e l’arguta capacità di osservazione di Kate Atkinson, con Piccoli piaceri Clare Chambers evoca abilmente l’atmosfera del dopoguerra, raccontando «delle passioni più grandi e dei dolori inespressi che giacciono sepolti sotto la superficie di una vita rispettabile, e di come questi possano minacciare di far deragliare una vita, specialmente in una società che si aspetta che le donne si comportino in un certo modo».
SCOPRI IL NOSTRO SHOP ONLINE CON TANTI PRODOTTI A TEMA LETTERARIO
Piccoli piaceri – Clare Chambers
Londra, 1957. La guerra e le sue privazioni sono passate solo da un decennio e i danni delle bombe sono ancora visibili nel paesaggio londinese. Sulle pagine del North Kent Echo, un piccolo giornale locale, appare un giorno un trafiletto che parla dei progressi negli studi sulla partenogenesi: gli esperimenti compiuti su ricci di mare, rane e conigli fanno ipotizzare che la si possa applicare anche all’uomo. Probabilmente i lettori del North Kent Echo non l’avrebbero nemmeno notato, se non fosse stato per il sensazionale titolo: «I maschi non servono più per la riproduzione!».
A seguito dell’articoletto, la redazione viene invasa da una valanga di lettere indignate. Tra di esse ve ne è però una alquanto singolare. A scriverla è una certa Gretchen Tilbury, residente a Sidcup, che dichiara di aver dato alla luce una bimba quando era ancora vergine. L’affermazione suonerebbe priva di qualunque fondamento, se non fosse che, nel lasso di tempo in cui asserisce di aver concepito la figlia per partenogenesi, Gretchen Tilbury era ricoverata presso la clinica St Cecilia di Broadstairs, dove ha trascorso mesi a letto, a causa di una grave forma di artrite reumatoide, dividendo la corsia con altre tre giovani donne, assistite da suore e infermiere.
A fare luce sul controverso caso viene inviata Jean Swinney, responsabile delle rubriche di economia domestica e unica donna presente nella redazione del North Kent Echo. Trentanove anni e alle spalle un’esistenza fatta di aspettative deluse, Jean ha imparato da tempo a sopravvivere grazie ai piccoli piaceri quotidiani che la vita concede, quando non è troppo avara.
Mentre indaga per scoprire se si tratta di un miracolo o di una frode, Jean stringe, con i Tilbury, un legame destinato a cambiare profondamente la sua esistenza tranquilla e abitudinaria. Ma quale sarà il prezzo da pagare per conoscere la verità?
L’autrice
Clare Chambers è nata nel sud-est di Londra nel 1966. Ha studiato a Oxford e ha trascorso l’anno dopo la laurea in Nuova Zelanda, dove ha scritto il suo primo romanzo, Uncertain Terms. Tra le sue opere figurano Learning to Swim (1998), adattato come opera teatrale da Radio 4, e In a Good Light (2004), finalista al premio Whitbread per il miglior romanzo.