Elisabetta Tagliati tra distopia e Ricordi del Mondo

Elisabetta Tagliati è un’autrice che negli ultimi anni si è fatta conoscere al mondo della letteratura con due romanzi molto particolari: Oltre l’abisso e I dissidenti. Libri dei ricordi del mondo.

Due testi che si inseriscono nel grande filone della narrativa fantastica, distopica e d’avventura. Romanzi onirici che affrontano temi come la passione, la morte, l’amore e la memoria.

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 La trama

Oltre l'abissoOltre l’abisso: Bethel ci narra di una vita sconvolta da un’esperienza mistica, in cui amore e spiritualità vanno di pari passo. Un enigmatico sogno che trascina tanto la protagonista quanto l’autrice stessa in un vortice che tende alla scoperta di sé. Una scoperta che trova nell’amore la sua irrinunciabile guida e ispirazione. Una rivelazione che ci esorta ad assaporare la vita nelle sue componenti più sottili, riscoprendo la profondità e l’unicità dell’uomo.

I dissidenti. Libri dei ricordi del mondo: una città assediata con una società disumana in cui governa una scienza sterile. Il potere politico e religioso è sostituito con quello artistico e il popolo represso assiste al canto degli dei. Qualcuno però non è disposto ad accettare tutto questo; sono i Dissidenti che vogliono riappropriarsi della propria storia.

 

 

 

 

 

La recensione

Nei libri di Elisabetta Tagliati c’è un senso di oppressione che attraversa storie, narrazioni, vicende. Lo scenario è quello, infatti, di mondi distopici che però a ben vedere potrebbero essere molto più vicini a noi di quanto crediamo.

L’Arte la fa da padrona, soppiantando tutto e tutti. Dietro di essa ci sono le storie delle persone normali, da cui parte la ribellione in forma di resistenza. Così, nei libri della Tagliati, le Città diventano simbolo del mondo di ognuno di noi, quello più intimo e nascosto in cui la routine può distruggere qualsiasi scintilla di vita.

La lotta tra la vita (l’umanità che vuole restare protagonista) e la morte (il potere o la quotidianità) diventa quindi il percorso principale nel quale leggere questi due romanzi, che appaiono diversi tra loro ma che si assomigliano nel nucleo centrale, nella ricerca dell’amore, della passione, della profondità e dell’unicità dell’essere umano.

In tutto questo l’arte ha un ruolo straordinario, perché diventa quasi terapia che porta alla bellezza, alla relazione, alla spiritualità e al benessere.

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.